La “Terza missione” universitaria è specificamente dedicata alla valorizzazione del trasferimento tecnologico e del sapere codificato dall’Università al territorio in senso ampio. In questa prospettiva l’Università costituisce uno dei principali attori strategici dello sviluppo territoriale. L’azione di trasferimento di tecnologia, tuttavia, non può essere limitata, o ridursi, al mero trasferimento tecnologico convenzionale, inteso in senso fordista, come per esempio i brevetti industriali e le ricerche applicate svolte nei politecnici, ma si può configurare piuttosto come “condivisione di sapere codificato” nell’ambito di processi di policy design partecipativi. In questa prospettiva gli studi sullo sviluppo regionale possono offrire allora un contributo originale e significativo per attivare relazioni virtuose tra Università e territorio sperimentando anche formule inedite.
In questo contesto si colloca il CISR, operando in stretto collegamento con un ecosistema che fa riferimento al Master in Governance delle reti di sviluppo locale, al programma Poli.S.Doc e allo spin off dell’Università di Padova Sherpa srl, che ha consentito di creare una pluralità di connessioni, distinte ma organicamente strutturate, tra il territorio regionale, al contempo oggetto di indagine e campo di azione, e il Centro Interdipartimentale di Studi Regionali.
Poiché tutte le attività del CISR sono finanziate con fondi esterni, l’attività di Terza missione costituisce di fatto la principale vocazione del Centro, volto a costruire un rapporto di interscambio e collaborazione proattiva con gli attori strategici dello sviluppo regionale, pubblici e privati. In questo ambito il punto di forza del CISR è costituito proprio dalla sua dimensione interdisciplinare.