Direzione scientifica: Laura Polverari
Gruppo di lavoro: Marco Almagisti, Matteo Bassoli, Ekaterina Domorenok, Paolo Graziano, Patrizia Messina, Giorgia Nesti, Lorenza Perini, Martina Visentin.
Governi e amministrazioni, nel produrre beni e servizi pubblici, si trovano ad affrontare una serie di nuove sfide. Le conseguenze sociali ed economiche della globalizzazione e del cambiamento climatico, della rivoluzione digitale, del cambiamento demografico e della protratta austerità (povertà, disoccupazione, esclusione sociale, sfiducia nelle istituzioni e riduzione del volume di risorse, umane e finanziarie, a disposizione del settore pubblico) stanno costringendo le amministrazioni pubbliche ad acquisire nuove competenze e a cercare nuovi modelli amministrativi e di governance. Contestualmente a queste tendenze, il tema della capacità istituzionale e amministrativa ha acquisito una prominenza crescente nel dibattito accademico. Questo dibattito è stato tuttavia caratterizzato da una serie di limiti concettuali ed empirici che ne hanno limitato la rilevanza per chi è chiamato ad attuare le politiche pubbliche. Da un lato, la ricerca accademica è caratterizzata da un’opacità concettuale, in quanto nozioni non coincidenti, come la capacità dello Stato, istituzionale, amministrativa e di governance, vengono spesso trattate come se fossero intercambiabili e con insufficiente chiarezza concettuale. Dall’altro, il dibattito accademico si è concentrato principalmente sugli effetti della capacità (spesso definita in senso ampio) sulla performance delle politiche, oppure su confronti, benchmarking e ranking internazionali. Se questo tipo di studi ha affermato la centralità della capacità istituzionale e amministrativa per le politiche pubbliche ed evidenziato le differenze esistenti tra Paesi e regioni, al tempo stesso ci dicono poco sugli aspetti specifici di capacità che dovrebbero essere migliorati in ciascun contesto e sulle tipologie di attività di capacity building che sarebbero maggiormente appropriate per ottenere i miglioramenti auspicati.
L’obiettivo cardine dell’Osservatorio sulle capacità istituzionali e amministrative è quello di creare un ponte tra ricerca accademica e policy, fornendo risposte basate sull’evidenza empirica alle più impellenti necessità delle pubbliche amministrazioni e identificando possibili scenari (ovvero anticipando quelle che potranno essere le sfide che i governi e le amministrazioni pubbliche dovranno affrontare in futuro).
Questi obiettivi saranno realizzati tramite l’attuazione di un’agenda di ricerca che abbraccerà tutti gli aspetti della capacità istituzionale e amministrativa, come il coinvolgimento degli stakeholder nella definizione e attuazione delle politiche, l’organizzazione e la riforma del settore pubblico, il reclutamento e le progressioni di carriera, i sistemi e gli strumenti necessari all’attuazione delle politiche. Per svolgere queste attività, l’Osservatorio si avvarrà delle competenze di un gruppo di lavoro multidisciplinare e multi-metodo, in grado di abbracciare l’ampia gamma delle aree di policy (ad es., migrazione, povertà, sviluppo territoriale, innovazione, agenda digitale ecc.). L’Osservatorio si avvarrà anche di una governance che comprenderà un comitato scientifico internazionale, composto da esperti sul tema della capacità istituzionale e amministrativa in contesti tra i più diversi, e di un comitato di pilotaggio composto da decisori pubblici provenienti da amministrazioni italiane ed europee.
L’Osservatorio esaminerà il tema della capacità istituzionale e amministrativa con riferimento ai vari elementi costitutivi della stessa (sopra richiamati) e a un ampio raggio di aree di policy e livelli territoriali, sia con riferimento all’Italia, sia con respiro internazionale. Per quanto concerne l’Italia, saranno esaminate le riforme perseguite dal governo nazionale e dalle regioni, anche nell’ambito dei programmi finanziati dai Fondi SIE, con l’obiettivo di stabilirne la rilevanza, le sfide specifiche che esse pongono per gli operatori chiamati ad attuarle e per i soggetti su cui tali iniziative hanno una ricaduta, il loro successo e le lezioni apprese.
L’Osservatorio produrrà report di ricerca, briefing e, in prospettiva, un rapporto annuale sullo stato della pubblica amministrazione in Italia. Offrirà anche formazione, in sinergia con i corsi di Master e di Laurea offerti dal Dipartimento SPGI. Sono previsti altresì eventi e seminari, anche su richiesta.
Institutional and Administrative Capacities Observatory (English version)
Scientific Direction: Laura Polverari
Working Group: Marco Almagisti, Matteo Bassoli, Ekaterina Domorenok, Paolo Graziano, Patrizia Messina, Giorgia Nesti, Lorenza Perini, Martina Visentin.
Governments and public administrations are facing a novel set of challenges in dealing with the production of public goods and services. The social and economic consequences of globalisation and climate change, the digital revolution, demographic change and the protracted austerity (e.g. poverty, unemployment, social exclusion, declining trust in institutions, decreasing financial and human resources available to the public sector) are compelling public administrations to acquire new skills and competences, and to look for new governance arrangements and organisational models. In parallel with these trends, the topic of institutional and administrative capacity has acquired increasing prominence in academic debates. However, these debates have been hampered by conceptual and empirical shortcomings that have made them disjointed from policy. On the one hand, scholarship is characterised by conceptual haziness, whereby notions like State, institutional, administrative and governance capacity are often utilised interchangeably and with insufficient conceptual clarity; on the other hand, academic debates have focussed predominantly on the effect of such capacity (often widely defined) on policy performance, or indeed on international comparisons, benchmarks and rankings. If this type of studies has asserted the centrality of institutional and administrative capacity for public policy and uncovered the differences that exist between countries and regions, at the same time they tell us little about the specific capacity aspects that need to be improved in any given context, and on the types of capacity building initiatives that would be most suitable to do so.
The overarching objective of the Observatory on institutional and administrative capacities is to bridge academic research and policy, providing evidence-informed responses to policymakers’ most pressing needs and offering foresight. These objectives will be realised through the implementation of a research agenda that embraces all aspects of institutional and administrative capacity, including: stakeholders’ involvement in policymaking, public sector organisation and reform, HR recruitment and career progression, the systems and tools needed for policy delivery. To this aim, the Observatory relies on a multi-disciplinary and multi-method team, encompassing a wide spectrum of policy fields (e.g. migration, poverty, territorial development, innovation, digital agenda etc.). The Observatory will also take advantage of a governance comprising an international scientific committee of experts on institutional and administrative capacity in different settings, and a steering committee of policymakers from European and Italian administrations, whose work entails fostering institutional and administrative capacity in a variety of policy areas, angles and territorial scales.
The Observatory will examine the topic of institutional and administrative capacity with reference to the their various constituting elements (above recalled) and to a broad spectrum of policy areas and territorial levels, both from within Italy and, prospectively, internationally. With reference to Italy, public administration reforms pursued by the national and regional governments, both domestically and within the framework of the ESI Funds, will be examined from the perspective of the relevance of such initiatives, the specific challenges that they entail for operators on the ground, and their success and lessons-learnt.
The Observatory will produce research reports, briefing notes and, prospectively, an annual report taking stock of the state of play of public administration in Italy. It will also offer training, in synergy with the Masters and BA degrees offered by the SPGI Department. Events and workshops will be organised, including on demand.
Eventi e Pubblicazioni
- Locandina #CAPIS Spring 2023 seminar series
- Polverari L., Domorenok E. and Graziano P. (2022) Empowerment via delegation? The administrative capacity-building potential of cohesion policy urban development strategies, Regional Studies (open access).
- Keynote della Prof.ssa Laura Polverari al Forum for Managing Authorities Building Administrative Capacity 2021-2027, organizzato dalla Commissione europea (DG Regio) e dall’OCSE il 16 febbraio 2020
- Locandina tavole rotonde e seminari #CAPIS 2021/2022
- Domorenok E., Graziano P. And Polverari L. (2021) Introduction: policy integration and institutional capacity: theoretical, conceptual and empirical challenges, Policy and Society, 2021 (open access)
- Domorenok E., Graziano P. And Polverari L. (2021) Policy integration, policy design and administrative capacities. Evidence from EU cohesion policy, Policy and Society, 2021 (open access)
- Polverari L. (2020) La capacità amministrativa in Italia: sfide, opportunità e prospettive, SVIMEZ, Rome (open access)
- Polverari L, Bachtler J, Ferry M, Mendez C and Ogilvie J (2020) The Use of Technical Assistance for Administrative Capacity Building During the 2014-2020 Period, Final Report to the European Commission (DG Regio), European Policies Research Centre, University of Strathclyde, Glasgow (open access).
- Locandina tavole rotonde e seminari #CAPIS 2020/2021